ICONICA: ​’​YVES SAINT LAURENT – L’AMOUR FOU​

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Torino – Dal 10 al 16 giugno, ICONICA, un nuovo format nato con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alle grandi e piccole storie dei personaggi che sono diventati icone del nostro tempo. Dalla moda all’arte, dalla letteratura alla musica, dal cinema al design, ICONICA intende raccontare scorci di vita, genio e follia, pubblico e privato, successi e tormenti dei grandi maestri.

La prima edizione – realizzata con il patrocinio della Città di Torino, della Camera di commercio di Torino e di Atout France (Agenzia per lo sviluppo del Turismo Francese) – è un omaggio a Yves Saint Laurent (1 agosto 1936, Orano, Algeria – 1 giugno 2008, Parigi, Francia), il couturier che più di tutti ha rappresentato la commistione profonda tra arte, cultura e società del XX secolo, anticipando lucidamente il ruolo che la moda avrebbe avuto nel mondo contemporaneo.

“Yves Saint Laurent – L’Amour Fou” è una settimana di eventi, sfilate, mostre, incontri, workshop e laboratori che esplorano l’universo dello stilista francese, in occasione dei dieci anni dalla sua scomparsa e a pochi mesi dall’apertura, a Parigi e Marrakech, dei due musei a lui dedicati.

Partendo da una selezione privata di circa 150 pezzi, fra abiti e accessori prêt-à-porter, il primo pensiero di Monica Bruno e Angela Varasano, curatrici della manifestazione, è stato raccontare, attraverso la testimonianza di una collezione dallo straordinario valore, un’epoca in cui la moda era artefice di profondi cambiamenti culturali e dove prendevano forma le icone a cui guardano ancora oggi le maison internazionali.

“Abbiamo sempre considerato la moda una forma d’arte al pari di altre più celebrate – spiegano le curatrici –. L’idea di un abito, la sua realizzazione, i tagli, il tessuto, le foto che lo raccontano al pubblico, sono un sistema che ci affascina moltissimo. Scegliere, abbinare abiti, progettare outfit per una semplice gita o volere quella piccola scimmia di gesso perché deve stare su quella mensola tra un corallo e un ritaglio di tappezzeria di stoffa, questa è la nostra tensione costante. Abbiamo pensato di creare Iconica – continuano le curatriciper dar vita a un contenitore in cui ‘riporre’ ed esporre la vita di un’icona e, al contempo, una scatola magica dalla quale tutti possano attingere storie di bellezza”.

ICONICA cerca di far luce, mostrare e celebrare i dettagli salienti dell’uomo, del sarto, dell’artista e il suo rapporto con la moda, l’architettura, la pittura e, più in generale, con la cultura. 

Gli abiti appartenevano a Mara Viano Errani, una piccola donna che faceva sembrare una lucertola un coccodrillo, che riusciva in ogni cosa, che conquistava chiunque con il suo tono pacato ma deciso – racconta Monica Bruno -. Per Mara esisteva un solo sarto al mondo che lei potesse indossare. La giacca di Valentino, regalatale dal marito negli ultimi anni, è rimasta col cartellino attaccato. Solo Yves Saint Laurent poteva vestire la sua vita, intensa, di alterne fortune, tesa alla ricerca della bellezza in ogni istante, immersa in una storia d’amore meravigliosa. Abbiamo saputo tutto questo solo dopo aver avviato il progetto dedicato a Yves Saint Laurent. L’incontro con la storia di Mara, conosciuta prima attraverso i suoi vestiti e, successivamente, nelle parole del marito Luciano, ci ha dato la certezza di essere sulla strada giusta. Tante le coincidenze e le affinità di pensiero con una donna di cui avevamo visto solo gli abiti e della quale poi abbiamo scoperto l’anima. Per questo io e Angela abbiamo voluto dedicarle un evento. Perché ci piace immaginarla così: una signora piena di charme, con un grande cappello mentre porta a spasso il suo cane in tailleur Saint Laurent”.

Passionale, anticonformista, adorato dalle sue sarte, muse e clienti di tutto il mondo, Yves Saint Laurent ha creato capi come il caban, il trench o l’abito Mondrian diventati indiscussi simboli di stile. Ha svelato la femminilità nascosta dello smoking, fino a quel momento massima espressione di eleganza maschile; ha riadattato la sahariana e inventato il tailleur pantalone con l’ambizione di regalare alle donne pezzi intorno ai quali far ruotare un intero guardaroba.

Yves Saint Laurent, sottolinea la curatrice, “ha insegnato lo stile”.

Per l’immagine del manifesto della rassegna, scattata dal fotografo e artista Alessandro Lercara, è stata scelta una modella di colore che indossa, al contrario, la giacca iconica di un tailleur pantalone, datato anni ‘80. Yves Saint Laurent fu il primo stilista a far sfilare mannequin di origine asiatica e africana, guardando spesso alle tradizioni extra europee, esotiche, come fonte di ispirazione. Così era Marrakech, dove dal 1966 amava rifugiarsi a preparare le sue collezioni. L’idea di questa foto nasce dall’esigenza di comunicare visivamente la rivoluzione dirompente che l’artista ha saputo rappresentare per la sua epoca. L’occhiale dalla montatura nera in mano alla modella evoca la presenza dello stilista. Infatti, in ogni foto di repertorio che lo ritrae, Yves indossa spesse lenti da miope. Sullo sfondo si intravede Torino, sede della manifestazione.

La rassegna si apre domenica 10 giugno, dalle 10 alle 19, con una preview al Palazzo della Luce in occasione di Open House, iniziativa che permette di visitare residenze, palazzi, luoghi abitualmente non accessibili a Torino e scoprire così la ricchezza dell’architettura e del paesaggio urbano. Il pubblico potrà ammirare nel Salone Bianco del piano nobile un’installazione realizzata da Angela Varasano e dall’architetto Fiorenzo Naddeo in collaborazione con gli allievi del corso di Textile & fashion design dello IAAD.

Il programma si concluderà sabato 16 giugno a Villa Sassi, storica dimora del 700, immersa nel parco secolare, con un cocktail dinner a cura di Liberamensa Cibi per Menti Libere dal titolo “La soirée de L’Amour Fou. Alle ore 20.30 si terrà un’asta benefica il cui ricavato sarà devoluto alla Fondazione Crescere Insieme al Sant’Anna Onlus. Introduce Elisa Giordano con un ricordo di Yves attraverso i suoi capi più iconici. Alle 22.30 si potrà assistere alla Lettura scenica delle Lettere a Yves di Pierre Bergé con Pino Ammendola e la partecipazione di Eva Robin’s. Regia di Roberto Piana. Una produzione Circolo dei Lettori di Torino.

La Libreria Internazionale Luxemburg (via C. Battisti 7), bookshop della manifestazione, allestirà una vetrina dedicata, esponendo una selezione di testi e libri fotografici sull’universo dello stilista.

Nivà Gelato ha creato appositamente un gusto dedicato a YSL dal sapore che nasce dai delicati rimandi dei suoi amati giardini. Per tutta la durata della rassegna sarà possibile degustarlo nei punti vendita Nivà presentando un tagliando che verrà consegnato in tutte le location dell’evento. 

Per informazioni sull’intera rassegna: www.iconicatorino.it

Foto Alessandro Lercara

Fabio Fanelli
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Fabio Fanelli

Una cosa che adoro del mio lavoro, è l'importanza che si deve dare al servizio offerto. Meno spazio alle classifiche di chi ha più follower, più mi piace, più visualizzazioni, l'informazione è una cosa seria. La capacità di dialogo, di interazione e di corretto utilizzo delle varie piattaforme sono il segnale che la rivoluzione del mestiere del giornalista è in corso.

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