Lotus Birth: il parto senza cordone ombelicale

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Diventano sempre di più in Italia, le richieste per il parto senza cordone ombelicale, il Lotus Birth. La tecnica prende il nome dall’infermiera americana che per lacrima volta lo ha richiesto nel lontano 1974 e prevede la mancata recisione del cordone ombelicale, in modo che la placenta e gli annessi fetali rimangono saldati al neonato anche nell’ultima fase del parto, in cui la placenta viene espulsa.

C’è da dire che la Società Italiana di Neonatologia non è affatto d’accordo, per ragioni strettamente legate alla salute della mamma e del bambino, oltre agli aspetti di legge. Il pericolo di infezioni è dietro l’angolo.

È proprio necessaria questa tecnica? Le mamme italiane vogliono veramente mettere a rischio la propria incolumità e quella del bambino? Ricordiamo sempre di informarsi bene, soprattutto in presenza di un parto in casa. Sempre la Società Italiana di Neonatologia, ci ricorda che la placenta non può essere portata fuori dall’ospedale come rifiuto speciale, ma va smaltito secondo la normativa vigente.

 

 

Fabio Fanelli
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Fabio Fanelli

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