L’ITALIA FUORI DAI MONDIALI

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Dalla gioia di Wembley alla disfatta di Palermo, l’Italia per la seconda volta consecutiva non parteciperà ai mondiali

L’inimmaginabile è accaduto. Al 92′ minuto di una partita dominata nel gioco, Trajkovski ha gelato Palermo e milioni di tifosi con un gol tanto bello quanto casuale mandando la Macedonia allo spareggio con il Portogallo e l’Italia all’inferno.

I segnali trascurati

Sembrerebbe strano da dire ma l’eliminazione, in realtà, parte proprio dalla vittoria degli Europei. Dopo la conquista del titolo, infatti, l’Italia non ha saputo ritrovare quella concentrazione o “fame”, come dir si voglia, nelle sfide che si sono susseguite.

Da Settembre i risultati sono mancati e i pareggi con Bulgaria, Svizzera e Irlanda del Nord, oltre alla sconfitta con la Spagna in Nations League ne sono la dimostrazione oltre alla “desertica” realtà. “Desertica”, proprio perchè il problema è quello zero che dobbiamo registrare alla voce gol realizzati.

Non c’è dubbio, infatti, che se durante l’Europeo tutti hanno magnificato il gioco espresso dalla nostra Nazionale, tuttavia, già da quest’estate era evidente che esisteva il problema della realizzazione degli attaccanti.

Mancini deve andare via o restare?

Mancini deve rimanere. Non possiamo dimenticare il fatto oggettivo che abbia preso in mano la squadra in un momento catastrofico per la Nazionale. La mancata partecipazione ai Mondiali di 4 anni fa era stata il frutto di un ciclo che andava totalmente ricostruito e l’allenatore iesino ci è riuscito.

Lo ha fatto provando moltissimi giocatori nuovi, cercando di ricostruire una rosa identificabile, portando all’interno dello spogliatoio valori importanti e una nuova idea di gioco. Lo ha fatto vincendo i Campionati Europei dopo 53 anni.

Mancini deve rimanere perchè è l’unico, in questo momento, che può continuare in un percorso di rinnovamento, che può, partendo dalla formazione identificabile cambiare quei giocatori che dovranno essere cambiati, senza fare rivoluzioni eclatanti che potrebbe fare qualcun altro. Mancini deve rimanere perchè, al di là della delusione enorme ha la fiducia ed il rispetto dei giocatori e perchè, forse, la Nazionale nonostante la vittoria agli Europei, non è ancora pronta per i Mondiali.

E’ necessario aiutare la Nazionale

Durante la conferenza stampa del dopo partita di ieri il Presidente della FIGC Gravina si è detto pronto a ricevere le critiche che in questi giorni possono esserci e che il Suo mandato va avanti. “Negli ultimi tre anni la Nazionale si è guadagnata uno spazio, regalando ai nostri tifosi momenti di grande esaltazione – le sue parole – è vero però che manca una capacità da parte dei primi fornitori di materiale umano. Il 30% degli italiani gioca nelle formazioni Primavera, abbiamo dei limiti oggettivi”.

Non sto dicendo che ci sia responsabilità dei club in questa sconfitta, ma sicuramente c’è carenza di materiale umano per fare una buona selezione rispetto agli altri paesi. Sarà un nostro impegno politico trovare un rimedio in tempi rapidi. Quando convochiamo i calciatori in Nazionale, i club quasi si infastidiscono per paura di infortuni, stanchezza e cose varie, anziché vederla come una possibilità per collaborare per il bene comune”.

Ebbene, il rimedio occorre trovarlo in fretta e soprattutto occorre trovare una soluzione definitiva, che permetta ai giovani calciatori italiani di emergere e alla Nazionale di essere sempre più forte, perchè l’Italia è la nostra Nazione e per quanto il Campionato di Serie A o le competizioni Europee (dove tra l’altro non facciamo bella figura) sono al centro dell’interesse dei tifosi, l’emozione che dà la maglia azzurra è tutta un’altra cosa.

Simone Martino
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Simone Martino

Classe 1978. Giornalista pubblicista. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Scrive per Italianews.press su Economia Circolare e Sostenibilità.

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