La notte Green degli Oscar

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Si è aperta sulle note di We will rock you, seguita da We are the champions, la cerimonia degli Oscar 2019 a Los Angeles, tutti in piedi a ballare e battere le mani per celebrare il successo del film Bohemian Rhapsody. Un inizio rock che ha portato bene al film vincitore di quattro Academy Awards: Oscar per miglior attore protagonista a Rami Malek, alias Freddie Mercury, e Oscar al film per miglior montaggio, Sound Mixing e miglior sonoro.

Dopo aver ricevuto l’ambita statuetta, Rami Malek ha voluto ringraziare tutti ricordando con orgoglio le sue origini egiziane, lui, americano di prima generazione, immigrato proprio come Freddie Mercury. 

L’Oscar per il miglior film è andato, invece, a Green Book del regista Peter Farrelly con la miglior sceneggiatura originale, e come miglior attore non protagonista l’afroamericano Mahershala Ali, nei panni del dottor Shirley, a due anni dal successo di Moonlight.

Una vittoria a sorpresa quella di Green book in un pronostico che vedeva favorito Roma, regia di Alfonso Cuarón, vincitore di tre statuette come miglior regia, miglior fotografia e miglior film straniero. A consegnare quest’ultimo premio Javier Bardem che, in spagnolo, ha sottolineato come le frontiere e i muri non possano fermare il talento, riferendosi probabilmente al muro di Trump.

Nell’universo femminile, statuetta come miglior attrice non protagonista a Regina King. Delusione per Glenn Close che si è vista strappare l’Oscar come miglior attrice protagonista dall’inglese Olivia Colman per la sua interpretazione nel film La Favorita di Y. Lanthimos. La Close si conferma l’attrice con più nomination (7) senza nessun Oscar.
Con una lunga carriera alle spalle, finalmente Spike Lee ha vinto il suo primo Oscar competitivo per la miglior sceneggiatura non originale. Spike Lee, afroamericano, ha voluto lanciare un invito all’amore ricordando le lotte di liberazione “nera”.

Ad emozionare il Dolby Theater, il duetto tra Lady Gaga e Bradley Cooper sulle notte di Shallow, tratto dal loro film A star is born che ha fatto vincere alla popstar l’Oscar per la miglior canzone.
L’Oscar per i migliori costumi è andato, invece, a Ruth E. Carter nel film Black Panther che ha vinto anche l’Oscar per la miglior colonna sonora.

Piccola nota “made in Italy” in questi Oscar è la disegnatrice Sara Pichelli nel team di Spider-Man: un nuovo universo; vincitore dell’Oscar come miglior film d’animazione John Casali, figlio di emigrati piacentini.

Un’edizione degli Oscar, quella che si è svolta pochi giorni fa, all’insegna dell’inclusione come mostra la vittoria di Green Book che racconta la storia vera dell’amicizia fra due uomini molto diversi, un buttafuori italo americano e un pianista jazz afroamericano, nell’America degli anni sessanta.

Si chiude il sipario, appuntamento alla 92esima edizione della notte degli Oscar.

 

 

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