Il nuovo modello dell’azienda milanese avrà l’arduo compito di trascinare verso l’alto le vendite del marchio. I principali competitori sul mercato sono i Suv compatti di BMW, Audi e Mercedes (rispettivamente X2, Q3 e GLA). Trazione integrale, o anteriore, dimensioni ridotte rispetto al fratello maggiore Stelvio – infatti si parla di circa 440 cm – le prime due versioni dell’auto saranno a gasolio e a benzina: 1.0 T3 Firefly da 120 CV, per arrivare a 1.3 Firefly da 150 e 180 CV. Dunque elettrificarsi per Alfa non significa (solo) purificare la propria coscienza ecologista, ma vuol dire anche fare il pieno di CV e NM, di prestazioni insomma.
Il motore elettrico è stato messo al servizio delle ruote posteriori: in questo modo non solo si ottiene la trazione integrale senza albero di trasmissione e differenziali; ma si può “giocare” con l’erogazione di potenza e coppia al fine di ottenere una guida sempre più immersiva. Sullo schermo, touch screen da 10.25”, troviamo tre pulsanti per le nuove modalità di guida: “E-mozione”, taratura del gas specifica, frenata molto più incisiva e sterzo pesante; “Natural”, taratura media del gas, per cercare la massima intesa del binomio motore elettrico-motore endotermico; “Advance E”, dove l’auto viaggerà in elettrico al 100%.
Con le sue dimensioni ridotte, cerchi da 21”, e un infotainment degno di nota, avrà un prezzo accessibile, adeguato alle sue dimensioni: dovremmo essere attorno ai 25.000€. C’è da segnalare, inoltre, che per la fine dell’anno è attesa la versione ibrida plug-in. Questo modello, dovrebbe montare una batteria da 11-15 kWh, garantire una potenza di 70 CV e un’autonomia di 50 km in versione elettrica. È chiaro che quest’auto non nasce con lo scopo di diventare l’emblema dell’elettrico, ma semplicemente di far capire la potenza ingegneristica dietro la casa Milanese.