L’industria italiana ed il governo si muovono sul nucleare: Ansaldo Energia ed Ansaldo Nucleare hanno sottoscritto una lettera di intenti con Électricité de France (Edf), controllata all’84% dallo Stato francese e all’italiana Edison, il cui capitale è controllato dalla stessa Edf.
L’obiettivo è far leva sulle competenze specifiche dei quattro partner per valutare potenziali cooperazioni industriali per lo sviluppo dell’energia nucleare in Europa, in particolare nel campo degli Small Modular Reactors (SMR).
Collaborare allo sviluppo del nuovo nucleare in Europa e favorirne la diffusione in Italia
L’obiettivo è far leva sulle competenze specifiche dei quattro partner per valutare potenziali cooperazioni industriali per lo sviluppo dell’energia nucleare in Europa, in particolare nel campo degli Small Modular Reactors (SMR).
Obiettivo dell’accordo è di valorizzare nell’immediato le competenze della filiera nucleare italiana, di cui Ansaldo Nucleare è capofila, a supporto dello sviluppo dei progetti di nuovo nucleare del Gruppo EDF, e al contempo di avviare una riflessione sul possibile ruolo del nuovo nucleare nella transizione energetica in Italia.
In particolare, le parti si impegnano a esaminare le potenziali cooperazioni industriali, facendo leva sulle rispettive competenze: Ansaldo, in qualità di sviluppatore di componenti e fornitore di servizi per l’industria energetica e nucleare; Edf, in qualità di primo produttore di energia nucleare al mondo, impegnato nella realizzazione di nuovi progetti nucleari basati sul proprio portafoglio di tecnologie come (i) gli small modular reactor (SMR) NUWARD™ (Ansaldo Nucleare ed EDF hanno recentemente firmato anche un primo contratto per la fornitura di studi di ingegneria per NUWARD™), (ii) i reattori mid-scale EPR1200 e (iii) i reattori large-scale EPR; Edison, in quanto tra i principali player del settore energetico impegnato in prima linea nella transizione energetica del Paese.
Il Gruppo Ansaldo Energia, EDF e Edison si impegnano, inoltre, a verificare le potenzialità di sviluppo e di applicazione del nuovo nucleare in Italia, date le crescenti esigenze di sicurezza e indipendenza energetica del sistema elettrico italiano.
Nella visione dei quattro firmatari, l’energia nucleare può svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili, garantendo stabilità e contribuendo alla sostenibilità ambientale del sistema elettrico, alla luce degli ambiziosi target di decarbonizzazione europei e italiani che fissano al 2050 il raggiungimento della neutralità climatica. L’energia nucleare, infatti, è una delle fonti di generazione con le minori emissioni di CO2, assicura un ridotto consumo di suolo rispetto alla potenza elettrica installata e consente un’ottimale programmabilità della produzione. Inoltre, gli Small Modular Reactor hanno caratteristiche di sicurezza molto elevate, richiedono investimenti contenuti e possono essere utilizzati per produrre energia elettrica e termica, rispondendo in modo versatile alle esigenze del sistema elettrico e dei territori.
Mozione e Risoluzione per rilancio politica nucleare in Italia
Alla visione dei quattro firmatari fa eco l’azione della maggioranza. I deputati Cattaneo e Squeri di Forza Italia hanno presentato una mozione in Parlamento per il rilancio della politica nucleare in Italia “E’ sicuramente una buona notizia la lettera di intenti con cui Ansaldo Energia, Ansaldo Nucleare, Edf e Edison hanno compiuto il primo passo per una collaborazione finalizzata allo sviluppo del nucleare di nuova generazione in Europa. A maggior ragione alla luce degli attuali rivolgimenti geopolitici, anche l’Italia ha il dovere di lavorare per il rilancio della politica nucleare. Abbiamo perciò presentato una mozione che impegna il governo italiano a mettere in campo iniziative per promuovere, all’interno della politica energetica europea, la produzione di nuovo nucleare”. Hanno dichiarato in una nota il presidente dei deputati di Forza Italia, Alessandro Cattaneo, e il deputato e responsabile del Dipartimento Energia di Forza Italia, Luca Squeri, firmatari della mozione sul nucleare. (Fonte:AdnKronos)
“L’indipendenza energetica dell’Italia è essenziale per il futuro. Tra le vie percorribili c’è il nucleare pulito di ultima generazione. Per questo la Lega è al lavoro per sostenere anche a livello normativo possibili progetti di sviluppo di nuove tecnologie su reattori di 3a e 4a generazione, quali gli LFR, partendo dalla creazione sul territorio nazionale di impianti prototipali di ricerca di tali tecnologie, ad alta sicurezza e affidabilità. Parallelamente vanno istituiti idonei percorsi di ricerca e sviluppo nelle università e si deve promuovere una campagna di informazione oggettiva, senza opposizioni preconcette. Il tutto nel contempo rinsaldano la collaborazione tecnica ed industriale con soggetti ed enti Europei e Statunitensi. Il nostro Paese non può continuare a dipendere solo dall’import dell’energia”.
Lo ha dichiarato il deputato della Lega Gianpiero Zinzi, che ieri ha presentato in commissione Ambiente alla Camera una risoluzione che impegna il governo a promuovere e sostenere la collaborazione e il supporto tecnologico tra le imprese industriali italiane ed enti di ricerca con altri partner europei e statunitensi, ai fini della realizzazione di futuri possibili progetti di sviluppo di nuove tecnologie e impianti nucleari in Europa e in Italia….. ; ad adottare iniziative volte a supportare anche a livello economico e finanziario la creazione sul territorio nazionale di impianti prototipali di ricerca di tali tecnologie, ad alta sicurezza e affidabilità……..con lo scopo di permettere al sistema industriale italiano di sviluppare importanti e comprovate capacità tecnologiche in ambito nucleare……ad adottare iniziative per istituire idonei percorsi di ricerca e sviluppo….. a favorire una campagna di informazione oggettiva, basata su rigore scientifico, al fine di evitare opposizioni preconcette, con la consapevolezza che il problema dell’accettazione sociale rappresenti una tappa essenziale per la realizzazione di qualsiasi impianto energetico….. a definire un piano energetico nazionale a lungo termine che contempli anche la strategia nucleare di ultima generazione nel mix energetico bilanciato fra tutte le fonti energetiche, al fine di ridurre la vulnerabilità e l’elevata dipendenza dell’Italia dall’import di energia, posta in evidenza e con crescente preoccupazione da parte dei cittadini italiani.