Questa sera al via “Come il vento nel mare”

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LATINA – Inizia con il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, la seconda edizione di “Come il vento nel mare”, il festival di Latina dove ci saranno tutta una serie di incontri su politica, cinema, musica e libri, 20 serate tutte da seguire, con oltre 50 ospiti. Per l’intera manifestazione, si alterneranno nell’esclusiva location allestita per la manifestazione, tantissime personalità: Sergio Costa, Monsignor Vincenzo Paglia, Piergiorgio Odifreddi, Valerio Cicco, Gabriele Del Grande, Paolo Hendel, Claudio Pallottini, Roberto Burioni, Roberto Saviano, Giuliano Ferrara e tanti altri.
Questa sera l’apertura con Antonio Tajani, la scrittrice Andrea Marcolongo, Federica Angeli e la grande musica del maestro Mauro Zazzarini.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL WEEKEND

Venerdì 29 Giugno
18.00- “L’Europa che verrà. Ad un anno dalle elezioni europee quale futuro per il vecchio Continente”. Conversazione con Antonio Tajani, Presidente del Parlamento Europeo, a cura di Pierluca Terzulli
19.15- Conferimento Premio Enea ad Andrea Marcolongo
19.30-  Presentazione del libro “A mano disarmata” (Baldini e Castoldi) di Federica Angeli. Interviene: Elena Malizia (TG2). Modera: Massimiliano Coccia
21.00-  Concerto di Charlie Parker with String – Ensemble Latina Philharmonia diretta da Francesco Belli su progetto del maestro Mauro Zazzarini

Sabato 30 Giugno
18.30 – Presentazione del libro “La fine del calcio italiano” (Feltrinelli) di Marco Bellinazzo. Intervengono: Andrea De Angelis (Radio Radicale) ed Emilio Targia (Radio Radicale)
19,30 – Presentazione del libro “Euxit. Uscita di sicurezza per l’Europa” (Rubettino) di Roberto Sommella.
21,00- Presentazione del libro “Troppi diritti” (Mondadori) di Alessandro Barbano, a cura di Massimiliano Coccia.

Domenica 1 luglio
19.00- Presentazione del libro “Una variazione di Kafka” (Sellerio) di Adriano Sofri. Intervengono: Giuliano Ferrara (Il Foglio), Massimo Bordin (Radio Radicale), Nadia Terranova (scrittrice). Modera: Massimiliano Coccia.

Fabio Fanelli
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Fabio Fanelli

Una cosa che adoro del mio lavoro, è l'importanza che si deve dare al servizio offerto. Meno spazio alle classifiche di chi ha più follower, più mi piace, più visualizzazioni, l'informazione è una cosa seria. La capacità di dialogo, di interazione e di corretto utilizzo delle varie piattaforme sono il segnale che la rivoluzione del mestiere del giornalista è in corso.

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