I CITTADINI EUROPEI CHIEDONO AUTO MENO INQUINANTI

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Norme più severe nei confronti dei costruttori di vetture, l’89% degli italiani vuole obblighi più rigidi e 2 su 3 pagherebbero di più per ridurre al massimo l’inquinamento dei veicoli

E’ quanto emerge dal rapporto di T&E (Transport & Environment, Federazione europea di ong per i trasporti e l’ambiente) “Most Europeans want tougher car emission rules and are willing to pay Results of an YouGov survey in 7 European countries” sulla base di un sondaggio condotto da YouGov su ottomila persone nell’Ue (Germania, Francia, Italia, Spagna, Polonia, Romania e Repubblica Ceca) che anticipa le nuove regole “Euro 7” della Commissione europea, attese in aprile, per contrastare l’inquinamento atmosferico.

Perché nasce il sondaggio

La Commissione europea adotterà la sua proposta sui nuovi standard di emissione d’inquinanti per auto, furgoni, camion e autobus (Euro 7) nell’aprile 2022, rivedendo regole obsolete stabilite più di un decennio fa. Questa proposta determinerà la quantità di emissioni tossiche che quasi 100 milioni di nuove auto con motore a combustione interna (ICE) – che dovrebbero entrare in circolazione nel 2025-2035 – potranno emettere.

La proposta è l’ultima opportunità per l’UE di affrontare l’inquinamento tossico delle auto ICE – la principale fonte di emissioni di ossido di azoto tossico (NOx) – e di allineare le norme alle nuove linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ed evitare decine di migliaia di morti premature dovute all’inquinamento atmosferico.

Una riduzione drastica delle emissioni di inquinanti pericolosi è tecnicamente fattibile, come ha sottolineato CLOVE, un team di esperti di emissioni incaricato dalla Commissione europea.

Tuttavia, i costruttori si oppongono a qualsiasi requisito ambizioso che sarebbe più di una semplice modifica estetica degli attuali limiti di emissione d’inquinanti. Temono, infatti, che qualsiasi altra cosa ucciderebbe di fatto l’ICE perché, ad esempio, i miglioramenti ai sistemi di controllo delle emissioni renderebbero le auto proibitive e le persone non sarebbero disposte a sostenere il costo aggiuntivo.

T&E ha precedentemente dimostrato che tali affermazioni erano sbagliate. Con questo in mente T&E ha deciso di valutare l’opinione pubblica per capire cosa pensano effettivamente i cittadini dell’UE su questo argomento.


I risultati del sondaggio


Il 76% degli intervistati sostiene l’idea che le case automobilistiche dovrebbero essere legalmente obbligate a ridurre l’inquinamento da nuove auto diesel e benzina per quanto tecnicamente fattibile. Il sostegno è più forte in Italia, dove 9 persone su 10 concordano sul fatto che le case automobilistiche dovrebbero ridurre l’inquinamento il più possibile, seguono Spagna (88%), Romania (80%), Polonia (78%) e Francia (76%). Anche in Germania (66%) e Repubblica Ceca (61%) dove il sostegno è stato inferiore rispetto ad altri paesi campionati, quasi due cittadini su tre vorrebbero vedere i limiti di emissione più bassi.

Il sondaggio chiedeva, inoltre, se le persone sarebbero disposte a pagare fino a 500 euro in più qualora le case automobilistiche riducessero notevolmente l’inquinamento delle auto. Questa domanda è stata posta in Germania, Francia, Italia e Spagna che insieme rappresentano il 68% delle vendite di auto nuove.

Ebbene, tra le persone che intendono acquistare un’auto nuova, quasi i due terzi (65%) si sono dichiarati disponibili a pagare fino a 500 euro in più. In Italia e Spagna 7 persone su 10 mentre in Germania e Francia oltre la metà sarebbero disposte a farlo.


La terza domanda a tutti gli intervistati era se fossero d’accordo con l’affermazione che “Le auto dovrebbero rispettare i limiti minimi legali d’inquinamento, non importa come, quando e dove vengano guidate”. Oggi le auto nuove non devono rispettare i limiti in tutte le condizioni di guida. Infatti, ad esempio durante i brevi viaggi in città, o nelle condizioni di guida in zone collinari o a temperature inferiori a -7 °C o superiori a 35 °C, sono esentate dall’obbligo dei limiti di inquinamento legale.

Anche su questa risposta i cittadini si sono schierati a favore del rispetto dei limiti d’inquinamento legale. In tutti i paesi, il 77% ha convenuto che le auto dovrebbero soddisfare i limiti di emissioni ovunque vengano guidate. Un sostegno particolarmente forte è stato riscontrato in Italia (90%), Romania (87%) e Spagna (85%). In Francia, e Polonia 3 persone su 4 sono d’accordo con l’affermazione e nonostante il sostegno leggermente inferiore in Repubblica Ceca e Germania la misura è sostenuta in modo schiacciante rispettivamente dal 71% e dal 67% degli intervistati.

L’ultima domanda del sondaggio chiedeva se le persone volessero che anche le auto usate soddisfacessero tutti i limiti, in quanto oggi, le auto nuove devono rispettare i limiti d’inquinamento legale solo per i primi cinque anni o 100.000 km.

Ebbene la metà degli intervistati auspica che anche le auto usate soddisfino i limiti d’inquinamento legali. Un altro 33% lo farebbe dipendere dall’età dell’auto, mentre solo il 12% non si aspetterebbe che i suddetti limiti siano validi per le auto usate.


L’aspettativa che le auto usate siano conformi ai limiti di inquinamento di legge è più alta in Italia con il 62%, Polonia con il 59%, Spagna con il 54% e Romania con il 54%. Mentre l’aspettativa è leggermente inferiore in Repubblica Ceca (45%), Francia (42%) e Germania (42%). (Fonte Transport&Environment)

Simone Martino
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Simone Martino

Classe 1978. Giornalista pubblicista. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Scrive per Italianews.press su Economia Circolare e Sostenibilità.

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