Vi siete mai chiesti quale sia il valore del metallo delle monete in relazione al loro valore monetario? Sicuramente qualcuno ha pensato se valesse la pena di fondere le monete per venderle con un profitto maggiore.
Questo sospetto, tuttavia, basato sulla convinzione che il valore possa essere più alto, non è altro che una mera credenza, poiché non trova conferma nella realtà.
Nel caso delle monete da 5 centesimi, ad esempio, la loro fusione per la vendita nei depositi di rottami non è un'attività redditizia, secondo gli esperti.
Quale kg vale di più?
Prima di iniziare l'analisi, è bene sapere che le monete circolanti in Brasile sono realizzate in due tipi di materiale: acciaio inossidabile e acciaio ramato.
A titolo di confronto, prendiamo la misura del valore del metallo fuso da 1 kg di monete da 5 centesimi rispetto all'importo in Real (R$) dell'insieme di monete sufficienti a raggiungere quel 1 kg.
Nel caso delle monete in acciaio inossidabile, sono necessarie 306 unità da 5 centavos per completare 1 kg. Il valore monetario di questo set è di 15,30 reais, mentre il kg di acciaio inossidabile vale qualcosa come 2 reais.
In altre parole: il valore della moneta fusa in questo caso è almeno sette volte inferiore al suo valore reale. È come se si scambiasse un barattolo di gelato pieno per un solo ghiacciolo.
Che dire di quelli placcati in rame?
Già che siamo in tema di monete da 5 centesimi, dovremmo anche confrontare le monete placcate in rame, che sono più pesanti delle sole monete in acciaio inossidabile.
Per completare 1 kg sono necessarie 244 unità di questa categoria, che insieme equivalgono a 12 R$. Sapendo che il kg di rame è più costoso di quello di acciaio, se fossero fatti interamente di questo metallo, il prezzo del kg fuso sarebbe più alto - circa 13 R$.
In altre parole, compenserebbe il valore della moneta fusa, se non fosse per un dettaglio importante: le monete da 5 centesimi sono rivestite solo di rame, quindi il valore di rivendita sarebbe molto inferiore al prezzo totale.
La strada è quella di mantenere le monete in circolazione, perché valgono più di qualsiasi tentativo di interferire o trarre profitto dal materiale di cui sono fatte.