Oggi è la Giornata Mondiale dell’Ambiente

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Il 2022 segna un anniversario importante di questa campagna globale istituita dalle Nazioni Unite nel 1972 a Stoccolma.

Quest’anno ricorre il 50esimo anniversario dalla nascita di questa “campagna globale” istituita in occasione della prima Conferenza dell’Onu sull’Ambiente, in cui venne adottata la Dichiarazione che definì i 26 principi sui diritti dell’ambiente e le responsabilità dell’uomo per la sua salvaguardia.

“Destino dell’uomo e dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi. La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente che “suona più che mai come severo richiamo all’assunzione condivisa di un impegno comune alla pace e alla cooperazione internazionale”

Only One Earth

Il tema di quest’anno parla chiaro: “Only One Earth“, abbiamo solo un pianeta terra. E’ lo stesso tema scelto 50 anni fa, tramite il quale ci viene chiesto di proteggere il nostro pianeta, di prenderci cura della nostra casa comune, nelle nostre azioni quotidiane dal modo in cui mangiamo, viviamo, lavoriamo, ci muoviamo, investiamo.

La riflessione è incentrata sulla possibilità e necessità di scegliere degli stili di vita più sostenibili, in armonia con la natura. “Cambiamenti climatici, natura e perdita di biodiversità, inquinamento e rifiuti: l’evidenza che la Terra si trova in ‘codice rosso’ – scrive l’ONU – è tutt’intorno a noi e diventa ogni giorno più minacciosa. La via d’uscita da questo dilemma è trasformare le nostre economie e società per renderle inclusive, eque e più connesse con la natura. Dobbiamo passare dal danneggiare il pianeta a curarlo”.

Le 10 raccomandazioni

Dopo due giorni di lavori fra Stati membri e stakeholder, a Stoccolma, sono emerse dieci raccomandazioni: – porre il benessere umano al centro di un pianeta sano e prosperità per tutti, riconoscendo che un pianeta sano è un prerequisito per la pace, la coesione e le società prospere; – riconoscere e attuare il diritto a un ambiente pulito, sano e sostenibile (realizzando la visione articolata nel principio 1 della Dichiarazione di Stoccolma del 1972); – adottare un cambiamento generalizzato nel modo in cui il nostro attuale sistema economico lavora per contribuire a un pianeta sano; – rafforzare l’attuazione nazionale degli impegni esistenti per un pianeta sano; – allineare i flussi finanziari pubblici e privati ;;con il clima ambientale e gli impegni di sviluppo sostenibile; – accelerare le trasformazioni a livello di sistema di settori ad alto impatto, come cibo, energia, acqua, edifici, edilizia, produzione e mobilità; – ricostruire rapporti di fiducia per rafforzare la cooperazione e la solidarietà; – rafforzare e rinvigorire il sistema multilaterale; – riconoscere la responsabilità intergenerazionale come una pietra miliare di una sana elaborazione delle politiche; – portare avanti i risultati di Stoccolma+50.

Simone Martino
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Simone Martino

Classe 1978. Giornalista pubblicista. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Scrive per Italianews.press su Economia Circolare e Sostenibilità.

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