Quantis lancia Generation Glasgow

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Quantis, società leader nella consulenza ambientale, ha lanciato ieri, insieme a The Boson Project e Goodness&Co, una prima task force che supporta i business leader aziendali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

La task force di leader di oltre 30 organizzazioni — aziende, ONG e università — ha l’obiettivo di affrontare e superare le barriere che impediscono alle aziende di raggiungere gli obiettivi posti dall’Agenda 2030 per combattere la crisi climatica planetaria.

In rappresentanza di aziende con fatturati complessivi pari a oltre 300 miliardi di euro, i membri della task force provengono da multinazionali del settore alimentare, della moda, dei cosmetici e della cura della persona, della finanza, dell’hospitality e delle assicurazioni.

Tra loro anche realtà molto note ai consumatori italiani: Accor, Aema Groupe, Aigle, Association Familiale Mulliez, B Lab, Bel, Camif, Carrefour, Chanel, Decathlon, Eurazeo, Groupe Rocher, Interface, L’Oréal, Maif, Mars, Mirova, Schneider Electric, Sodexo, Sycomore Asset Management.

La necessità di una task force

La costituzione della task force ed i lavori preparatori – guidati da Quantis e dalle realtà leader nel mondo francese della consulenza di The Boson Project e Gooddess & Co. – hanno preso le mosse da una constatazione: mentre l’orologio planetario si avvicina al 2030, si moltiplicano gli impegni presi da individui, organizzazioni e Paesi per evitare gli impatti più devastanti del cambiamento climatico.

Il mondo del business ha aderito a questo positivo movimento di ambizione climatica, spesso però mettendo i vertici aziendali ed i consigli di amministrazione di fronte a sfide inedite, di natura culturale, ma anche organizzativa e operativa di difficile attuazione.

Per condividere la sfida e le migliori prassi per risolverla, i fondatori di Generation Glasgow hanno intervistato dozzine di CEO, dirigenti apicali e attivisti climatici durante il 2021, con l’obiettivo quest’anno di avviare tavoli di lavoro, creare una comunità di leader che vogliano prendere posizione attiva rispetto alla sfida climatica, stabilire una rete, condividere responsabilità e co-creare soluzioni diverse dal business as usual, per impedire il perpetuarsi di dinamiche in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità.

Time is now: E’ tempo di cooperare

Il cantiere è ora avviato: è oggi il momento per le aziende di tutti i Paesi di scendere in campo e aderire al progetto. È questo l’appello di Simone Pedrazzini, Direttore Quantis Italia: “Time is now! Tutte e tre le
parti del sesto Report di valutazione del gruppo di lavoro di IPCC, pubblicate tra l’estate scorsa e questi ultimi mesi, hanno ribadito il consenso della comunità scientifica: sono necessarie rapide trasformazioni in tutti i settori e l’integrazione della sostenibilità nei modelli di business correnti di tutte le aziende, rispetto alle Value Chain, ai modelli organizzativi, all’ingaggio di tutti gli stakeholder – a partire dai consumatori – alla costruzione di un portafoglio prodotti orientato alla sostenibilità”.

“E se da un lato questo è l’unico modo per evitare i peggiori impatti della crisi climatica, – ha continuato Pedrazzini – dall’altro l’unico modo per attuare una trasformazione così ampia è attraverso la cooperazione comune. Per questo chiedo ai dirigenti delle aziende italiane di unirsi a Generation Glasgow per dialogare e mettere a fattore comune con gli omologhi di altri Paesi le sfide comuni, e le migliori soluzioni”.

Gli ambiti già identificati per la trasformazione sostenibile

Avendo identificato una serie di barriere comuni rispetto alla trasformazione sostenibile dei business, i partner hanno identificato nella neo costituita task force uno spazio per affrontarle. Alcuni di questi ambiti che sfidano le prassi correnti, già identificati, consistono in: Cultura aziendale ed engagement interno, per allinearsi agli obiettivi di sostenibilità; Collaborazione a diversi livelli, di Industry, con organizzazioni non governative e comunità locali, con gli enti regolatori ed i governi; Governance aziendale, nella direzione del più ampio stakeholder engagement; Integrazione della sostenibilità negli indicatori finanziari e di performance vigenti.

Della task force fanno già parte anche i rappresentanti delle università EM Lyon, HEC Paris; delle organizzazioni CliMates, Ecological Awakening, Jeunes Ambassadeurs pour le Climat, nonché leader di pensiero molto noti oltralpe quali Arthur Aubœuf (Time for the Planet), Bertrand Badré (CEO e fondatore, Blue Like an Orange Sustainable Capital; ex CFO, Banca mondiale), Dominique Bourg (filosofo), Sandrine Dixson-Declève (co-presidente, Club di Roma), Emmanuel Faber (ex CEO, Danone), Bruno Roche (fondatore e direttore esecutivo, Economics of Mutuality).

Simone Martino
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Simone Martino

Classe 1978. Giornalista pubblicista. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma. Scrive per Italianews.press su Economia Circolare e Sostenibilità.

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