Così Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega, componente della commissione Affari Esteri, della sottocommissione per la Sicurezza e la Difesa e della delegazione per le relazioni con l’Assemblea parlamentare della Nato (DNat).
“Le parole del presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, presentando le celebrazioni per il 25 aprile, ledono la memoria degli italiani. Infatti, quando definisce “inappropriate” le bandiere Nato durante la commemorazione della resistenza italiana sarebbe bene ricordargli le 12.264 tombe dei cimiteri di guerra alleati in Italia, come al Cimitero americano di Nettuno e al Cimitero Inglese dello Sbarco di Anzio, a memoria del prezzo che pagarono le truppe alleate, con l’indispensabile sostegno di militari italiani, in soccorso della resistenza italiana per liberare l’Italia e tutta l’Europa dal nazifascismo.
Anche quando pone delle differenze nell’identificare la resistenza italiana con la resistenza Ucraina, bisognerebbe fargli presente il sostegno che gli alleati diedero in termini di fornitura di aiuti militari ai partigiani.
Quella della resistenza è una pagina di Storia che è stata troppo spesso strumentalizzata ad uso e consumo di una sinistra ormai senza senso, nemmeno della Storia. Certa che il presidente Gianfranco Pagliarulo si adopererà con la stessa solerzia ad ammainare le bandiere con la falce e il martello, sinonimo di un efferato regime di marca sovietica, decisamente più fuori luogo in questo momento rispetto ai simboli dell’Occidente libero e democratico.”