Una mezzaluna di pasta croccante che racchiude un ripieno goloso, una ricetta tipica della cucina povera Italiana che racchiude lunghe tradizioni gastronomiche e che a seconda della regione prende nomi diversi ed ha ingredienti diversi. Le donne di casa realizzavano i panzerotti con ciò che rimaneva della pasta del pane per non buttarla via, formavano delle pizzette tagliate con un bicchiere capovolto e piegate a metà, nel cui ripieno mettevano verdura, pezzi di formaggio avanzato o scarti del Maiale, creavano così un piatto caldo completo col quale pranzare o cenare.
Il Panzerotto è il re incontrastato di tutte le tavole nel Sud Italia. Esso anche se nato da una tradizione povera simboleggia abbondanza ecco perché non può mancare durante le feste.
Il panzerotto classico è quello Pugliese, farcito semplicemente con pomodoro e mozzarella ma basta però spostarsi da Bari a Lecce per assaggiare un’altra variante con l’aggiunta di olive snocciolate, acciughe, capperi e prosciutto cotto.

Altra forma ed altri ingredienti base per il calzone napoletano se cotto in forno e pizza fritta se viene, appunto, fritto, perchè con “panzarotto” a Napoli si indica, invece, un’enorme crocchetta di patate che, insieme alla zeppola e ad altri pezzi della rosticceria locale, fa parte del tradizionale cuoppo. La versione messinese invece si chiama Pidone e viene cotto al forno oppure fritto. La farcitura classica del Pidone è scarola e acciughe. Oltre oceano invece, in America Latina, si trovano le empanada che vengono farcite con carne di manzo o di pollo e verdure.
I panzerotti o calzoni che siano ormai rappresentano un pasto veloce di strada, vengono fritti al momento nelle numerose rosticcerie o chioschetti ambulanti. Come tutte i piatti tipici hanno subito delle rivisitazioni si trovano infatti delle versioni ghiottissime di panzerotti ripieni di porri e tonno, di mozzarella e filetti di acciuga, di carne trita ripassata in padella ed unita a uova e formaggio, di cime di rapa o addirittura di ricotta dolce.
Che sia barese o napoletano, fritto o al forno poco importa, l’importante è che arrivi sulle vostre tavole.