SPECIAL OLYMPICS E IL CORAGGIO DI CAMBIARE VITA: “CHE IO POSSA VINCERE”

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Special Olympics

La lotta per le pari opportunità viaggi su binari paralleli, includendo ogni minoranza presente sul territorio nazionale. Talvolta sono dimenticate, escluse. Vivono una realtà che non conosciamo, piena di pregiudizi e limitazioni, sia dal punto di vista sociale che professionale. Per cercare di ridurre questo gap, l’elemento certamente più inclusivo è lo sport. Un ambiente dove è possibile mettersi in gioco, confrontarsi con chi vive le stesse problematiche, e sentirsi parte del mondo. Con questi valori nasce l’istituzione Special Olympics.

Nel 1968 Eunice Kennedy Shriver, sorella dell’allora presidente degli Stati Uniti John Kennedy, istituì l’associazione sportiva Special Olympics. Il progetto era rivolto a tutte le persone che soffrivano di qualsiasi tipo di disabilità intellettiva. I punto di forza erano la coesione e l’inclusione, veicolati attraverso la consapevolezza del proprio valore e delle opportunità da esso derivanti. Valorizzare la “diversità” per farne un cavallo di battaglia, in grado di scardinare le più resistenti barriere della società.

Il progetto assunse dimensioni globali e nel 1983 divenne realtà attiva in Italia. L’elemento distintivo delle Special Olympics, è una vision di collaborazione e coesione in una bandiera multicolore che non penalizzi nessuno. In tal senso, il progetto promuove e motiva l’attività sportiva tra disabili e normodotati, in un team ricco di sfumature ma mai discriminatorio. Non ghettizza, né chiude in una gabbia dorata, ma anzi apre nuovi scenari. Crea legami tra tutti coloro che ne vogliono fare parte.

Play The Games, un tour di Italia per sensibilizzare e illuminare il viso della disabilità intellettiva. Conquiste personali e miglioramento collettivo.

I Play The Games 2023, giunti alla loro quinta edizione, prevedono un calendario ricco di manifestazioni e gare sportive che attraversano lo stivale da Nord a Sud. Più di 5900 atleti con e senza disabilità intellettive si cimenteranno in un lungo evento che durerà 54 giorni, attraverserà 14 regioni italiane contando ben 19 discipline sportive. Un percorso per arrivare a tutti e con tutti, reso ancor più memorabile nell’anno dei Mondiali Special Olympics che si terranno a Berlino dal 17 al 25 giugno.

Il primo evento apripista si è già svolto il 24-26 Marzo a Campodipietra con il nuoto. L’ultimo fino ad adesso accertato, si terrà nel mese di Ottobre a La Spezia con l’atletica e la pallacanestro. Un cammino lungo ma pervaso dalla voglia di lottare contro il pregiudizio e l’ignoranza.

Ai Play the Games praticherò nuoto, quando sono con il mio team mi sento libera di essere me stessa perché durante gli anni della scuola mi prendevano in giro per la mia goffaggine, mi sentivo tagliata fuori dal gruppo e presa per ultima nelle squadre che facevano le insegnanti. 

Ilaria Ginkha Bonanni, atleta Special Olympics

Dopo sei anni all’interno dell’associazione Irina ha dato nuova linfa alla sua parte più forte e grintosa. Ha cambiato prospettiva e si è finalmente accettata, facendo del suo autismo un pretesto per brillare. Dimostrare qualcosa a sé stessi, riesce nel piccolo a cambiare qualcosa anche nel mondo esterno.

Un grande impegno dalla politica, con forti partner e durature collaborazioni

Durante la conferenza stampa tenutasi a Roma, è stato chiarito il ruolo delle istituzioni riguardo l’evento. L’impegno che da anni si porta avanti per dare lustro e risalto all’inclusione delle minoranze. Lo sport, come già accade per le associazioni paralimpiche, è il primo punto di partenza e di incontro. Un’attività dove ogni barriera culturale, linguistica, di genere, fisica o mentale, perde di importanza.

Lo sport ci mostra quanta energia e quante soluzioni possono portare questi Atleti. Dopo averli ascoltati si resta senza parole. Si sente forte il senso di responsabilità nei loro confronti. Ci rendiamo conto di quanto siamo piccoli rispetto alla loro grandezza. Gli Atleti Special Olympics ci trasmettono la voglia e l’esigenza di incontrarli più spesso.

Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani

Un dare e avere tra associazioni, politica ed atleti. Le parole di Andrea trasmettono l’entusiasmo e la perseveranza in grado di promuovere eventi come i Play The Games, arrivati alla loro quinta edizione. Ad essere intervenuti anche il Presidente del CIP, gli Assessori allo sport e ai servizi sociali, e il Ministro della disabilità. Tra le aziende partner Snaitech: l’ amministratore delegato Fabio Schiavolin si è mostrato entusiasta di collaborare con Special Olympics. Gli atleti ogni giorno insegnano qualcosa, in termini di crescita, esperienza e valore sociale.

Ciò che maggiormente risalta è la straordinaria potenza della forza di volontà. La possibilità di cambiare il mondo, e renderlo meno grigio. Vincere, nella sua forma concettuale più profonda.

Vincere per sé stessi, e per ciò che si ritiene giusto. E in questo troviamo la sua perfetta sintesi nel motto delle Special Olympics: “Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”

Ph Credit Marco Ciccolella

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