New Zealand vince l’unica regata di stanotte. Ora per Luna Rossa la rimonta è quasi impossibile

Il poco vento che sta caratterizzando queste giornate la Nuova Zelanda, porta gli organizzatori a fare solo una regata nella giornata di oggi. La vincono i kiwi, che ora sono sul 6-3, ad un punto dalla loro quarta America’s Cup. Festa rimandata a domani? Attenzione al precedente del 2013.

Regata della giornata

Da subito si era messa in discussione la possibilità di regatare nella giornata numero 7 di questa America’s Cup. Le previsioni parlavano di una brezza sufficiente a far partire i match race, ma soltanto partendo dopo metà pomeriggio, ed infatti si è optato di fare il possibile per portare a casa almeno una delle due regate previste. Il campo scelto è stato il C, diverso dai precedenti, commentato dal sailor di Luna Rossa Umberto Molineris nel pre-gara: “è quello più vicino alla costa, abbastanza diverso dagli altri, bisognerà regatare un po’ di più sui salti di vento. Sarà fondamentale partire davanti, cercare di andare dalla parte giusta e spingere l’avversario in quella sbagliata”. La regata inizia con le due barche che, una volta oltrepassata la linea di partenza, navigano affiancate sul lato destro (equilibrio che sarà protagonista di tutta la regata). Alla boa arrivano appaiate, ma è Luna Rossa che ha la precedenza, tentando l’allungo subito dopo, ma venendo rimontata da Te Reuthai. Poi escono fuori tutte le qualità degli italiani: raggiungono i kiwi, all’incrocio sono davanti e stringono New Zealand prima di dirigersi alle boe, con Te Rehutai che cade dai foil (con il vento ampiamente sopra i 10 nodi in quel momento riescono però a ripartire subito).

Lo spettacolo di Auckland
Emirates Team New Zealand, Luna Rossa Prada Pirelli Team, Sky Tower

I padroni di casa vanno fortissimo e recuperano in pochi metri Luna Rossa, che riesce però a restare davanti con manovre perfette: 9 secondi di vantaggio al terzo gate. Mentre il vento inizia ad abbassarsi, non cambia il duello in mare, con gli italiani che conducono cercando di marcare in ogni modo possibile i kiwi. Al quarto gate le due barche sono separate da appena 3 secondi. Poi la svolta. Luna Rossa sceglie il lato sinistro, New Zealand va a destra, dove il vento soffia più forte. A quel punto si concretizzano le parole di Umberto Molineris: Te Rehutai sfrutta il vantaggio di nodi, e si porta a casa la 9 regata di questa finale. Si vanifica così lo splendido lavoro dell’equipaggio italiano, che ancora una volta viene tradita dal vento.

Bilancio di fine giornata

Altra regata amara per Luna Rossa, che ha dato una grande prova di forza, obbligando New Zealand a subire le proprie scelte per tutto il match-race, ma una di queste non corretta (che non può neanche essere considerata come un errore), ha dato la possibilità ai kiwi di far uscire tutte le loro qualità e quelle della loro barca, che sicuramente ha sempre avuto qualcosa in più a Luna Rossa, e nelle ultime regate ciò è fortemente emerso.

Il team di Luna Rossa a colloquio

L’equipaggio italiano è apparso amareggiato dato il risultato, ma attenzione alla testa. Più di una volta infatti si è fatto riferimento a ciò che fece James Spithill (oggi membro del team del Bel Paese) al timone di BMW Oracle nel 2013 proprio contro New Zealand. La più grande rimonta nella storia di questo sport, da 8-1 a 8-9. Ora gli italiani non hanno nulla da perdere, mentre i kiwi si ritrovano a casa loro, ad un punto dalla vittoria e con i fantasmi di Spithill e della sua BMW Oracle. Se c’è qualcuno che ha la pressione addosso, son proprio loro.

Fonte foto e video: lunarossachallenge.com