Almeno nel breve periodo, il Tesoro nazionale prevede che il debito pubblico in rapporto al PIL (Prodotto Interno Lordo) continuerà a crescere, passando dal 75,1% della fine di quest'anno al 76% della fine del 2024. Solo dopo tale data tenderà a scendere, un "rallentamento" condizionato però all'ottenimento di risultati primari positivi da parte del governo federale, oltre che alla riduzione del PIL.proporzione degli interessi rispetto al PIL.
La valutazione è contenuta nel Fiscal Projections Report (Rapporto sulle proiezioni fiscali) - una pubblicazione biennale che proietta l'andamento dei conti pubblici su un orizzonte più ampio, di dieci anni - pubblicato mercoledì (12) dal Tesoro nazionale.
Per la compilazione di queste stime, il Tesoro ha preso come riferimento le nuove regole del quadro fiscale, che sono già state approvate dalla Camera dei Deputati e che, dopo aver subito modifiche al Senato, devono essere nuovamente prese in considerazione dai deputati federali. A questo proposito, sono state considerate anche le griglie di parametri della Segreteria di Politica Economica (SPE) del Ministero delle Finanze, relative al mese di dicembre.maggio, in merito alle proiezioni dei risultati primari che fanno parte del progetto di bilancio 2024 (PLDO).
Sottolineando che "il raggiungimento degli obiettivi fiscali richiederà nuovi sforzi sul fronte delle entrate e della spesa già nel 2024", il rapporto valuta che, per raggiungere lo scenario fiscale di base, sarà necessario attuare "misure aggiuntive di contenimento delle entrate e della spesa per raggiungere gli obiettivi di risultato primari", senza però specificare quali opzioni. La pubblicazione aggiunge che "la premessa centrale dello scenarioIl punto di riferimento di questo rapporto è l'impegno al consolidamento fiscale e alla sostenibilità assunto dal Ministero delle Finanze".
Allo stesso tempo, gli economisti sostengono che la riduzione del tasso d'interesse di base (Selic) potrebbe portare "un po' di sollievo" alle proiezioni sul debito lordo. Sebbene persistano molti dubbi sulla capacità dell'Esecutivo di raggiungere gli avanzi primari, come promesso nella presentazione del quadro fiscale, gli esperti capiscono che il calo più rapido del tasso d'interesse potrebbe significare tassi d'interesse più bassi.spesa per il conto degli interessi, oltre a consentire previsioni più positive per l'attività economica.