Licenziamento controverso: Magalu licenzia per giusta causa i fondatori di KaBuM!

O Rivista Luiza , noto anche come Magalu, ha licenziato i due fondatori dell'organizzazione. KaBuM! Secondo il rivenditore, i fratelli Thiago e Leandro Ramos stavano lavorando insieme per creare una nuova società che sarebbe stata un concorrente dell'azienda.

Nel 2021, Magazine Luiza ha acquistato l'azienda tecnologica e informatica KaBuM! per 3,5 miliardi di BRL. Tuttavia, dopo l'acquisizione, entrambe le società stanno affrontando una battaglia legale che sembra essere molto lontana dal concludersi.

Magalu licenzia i fondatori di Kabum

Il giornale Valore economico ha avuto accesso alle informazioni e, secondo l'articolo, i contratti di Thiago e Leandro Ramos sono stati sospesi per 30 giorni prima della decisione di risolverli definitivamente.

I fratelli hanno negato le accuse mosse dalla rivista Luiza e hanno affermato che l'azienda li ha licenziati per una giusta causa "immotivata". Pertanto, se riusciranno a dimostrare di aver detto la verità, il rivenditore dovrà pagare ai fondatori i danni morali.

Thiago e Leandro Ramos hanno già intentato una causa di lavoro contro l'azienda, in cui l'avvocato dei fratelli spiega che il licenziamento dei fondatori è una forma di ritorsione dovuta all'azione legale da loro intentata contro Itaú BBA.

La lotta tra Magalu e Kabum è tutt'altro che conclusa

Nel 2021, quando Magalu acquistò l'azienda informatica KaBuM!, il primo pagamento fu di 1 miliardo di BRL in contanti. Nel dicembre dello stesso anno, la conquista fu definitivamente completata. Tuttavia, ora, nel 2023, la lotta tra i due sembra essere tornata.

I fratelli hanno persino fatto causa a Itaú BBA, che all'epoca era stata ingaggiata per fornire supporto e consulenza sull'e-commerce, ma Thiago e Leandro sostengono che l'istituto abbia cercato di favorire solo Magalu e non abbia voluto ascoltare le altre proposte dei fondatori.

KaBuM! non ha ancora commentato l'accaduto e Magazine Luiza ha dichiarato che non parlerà del caso, ma Itaú BBBA ha affermato che i fratelli hanno agito in malafede.

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