Garoto è uno dei marchi di cioccolato più amati del Brasile, ma sapevate che è anche una delle cinque fabbriche più grandi del mondo della multinazionale svizzera Nestlé? Questa è la storia di un dolce successo iniziato nel 1929, quando l'immigrato tedesco Heinrich Meyerfreund aprì la cioccolateria al pubblico.
Il negozio è stato aperto a Vila Velha, sulla costa di Espírito Santo e, nel tempo, ha ampliato e diversificato i suoi prodotti, lanciando grandi classici come il bonbon Serenata de Amor, il cioccolato Talento e la tavoletta Crocante. Nel 2002, Garoto è stata acquistata da Nestlé, che ha mantenuto il marchio e la fabbrica originale, riconoscendone il valore e la tradizione.
Oggi la fabbrica di Garoto a Vila Velha è tra le 10 fabbriche di cioccolato più grandi al mondo, con una produzione di oltre 100.000 tonnellate all'anno e quasi 2.000 dipendenti. Nestlé ha recentemente annunciato nuovi investimenti nella fabbrica, con l'obiettivo di ampliare la capacità produttiva e il portafoglio prodotti.
Se, come milioni di brasiliani, siete fan di Garoto e volete saperne di più su questa incredibile storia di successo, potete visitare il Museo Garoto di Vila Velha, che espone una collezione di oggetti storici, curiosità e degustazioni per i visitatori.
L'acquisizione di Garoto da parte di Nestlé presenta un fatto singolare: dopo l'annuncio dell'acquisto nel 2002, per un valore di 1 miliardo di reais, il Consiglio amministrativo per la difesa economica (CADE) ha disapprovato l'operazione nel 2004.
In passato, le aziende potevano unirsi prima, e solo in seguito la legittimità dell'accordo veniva valutata dal Comune. Nestlé ha quindi continuato a investire pesantemente nello stabilimento di Vila Velha, un atteggiamento che oggi possiamo confermare essere stato quello giusto.
Ora, lo scorso mercoledì 7, il Cade ha finalmente risolto l'imbroglio legale, approvando l'acquisto che era stato fatto più di 10 anni fa. Attualmente, la multinazionale deve continuare a investire, dal momento che ha fatto un investimento di 430 milioni di dollari per il biennio 2023/2024.